#metoo - NUMERO NOVE
Ringrazio Tratto d'unione per aver organizzato questa iniziativa che spero aiuterà tante donne a uscire da situazioni di abuso, violenza e discriminazione. Parlare è il primo passo verso la libertà.
Ringrazio Arianna Farricella per la fantastica immagine creata appositamente per accompagnare la storia. Mi viene la pelle d'oca ogni volta che la guardo, è perfettamente in tono con l'atmosfera del racconto.
Per ulteriori informazioni sul progetto e per partecipare leggete QUI.
Se volete parlarne in privato potete contattarmi tramite mail o social, trovate tutti i dati QUI.
Cara Lisa, sono io che ti ringrazio per aver partecipato, non ci sono mai abbastanza parole per parlare di come vengono trattate le donne nel mondo, per cambiare il mondo in meglio :-)
RispondiEliminaHo letto la storia di Sarah, una mia amica canadese, che su facebook parla di come sia stata più volte "sexually assaulted" in situazioni in cui era ubriaca al bar. Immagino che una donna che si lascia andare e faccia la zoccola a tarda sera sia un richiamo piuttosto forte per un uomo a caccia di preda. Credo che lei abbia avuto molto coraggio a presentarsi così per quello che è, ammettendo di aver preso droghe e quant'altro, mi ha fatto molto pensare a quante donne vittime probabilmente tacciono per paura di essere giudicate. La cosa che mi ha colpito di più della storia di Sarah però è che in seguito alla pubblicazione del post sei persone l'hanno contattata in privato per condividere esperienze simili, tre donne e tre uomini. Secondo lei ci sono altrettanti uomini vittime che donne, e ci dovrebbe essere un #metoo di colore azzurro. Io non sono ferrata sul tema ma chissà che qualcuno voglia condividere la sua opinione a riguardo.
EliminaLetto, un racconto molto bello, incisivo. Brava Lisa e complimenti a Trattodunione.
RispondiEliminaGrazie cara.
EliminaLetto e commentato. Ripeto: una fortuna per la protagonista non trovare più casa
RispondiEliminaGrazie. Sono d'accordo.
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